Abstract
Nell’agosto del 2009, sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Journal of Bodywork and Movemente Therapies è stato pubblicato il primo articolo inerente il “Trattamento osteopatico nei disordini temporomandibolari”. Il lavoro è stato realizzato in collaborazione con la scuola di specializzazione di Ortognatodonzia dell’Università di palermo, indicizzabile e consultabile sull’accreditato motore di ricerca PubMed.
Obiettivi
I disordini temporomandibolari (TMD ) sono un insieme di condizioni dolorose cranio-facciale attribuibili ad una funzione mandibolare compromessa. L’effetto della terapia osteopatica manuale (OMT) nei pazienti con TMD è largamente sconosciuta e l’utilizzo in alcuni pazienti è discutibile, in tale ricerca è stato evidenziato che l’OMT potrebbe effettivamente alleviare sintomi. Pertanto è stato condotto uno studio clinico controllato e randomizzato che ha dimostrato l’efficacia di tale ipotesi.
Metodi
E’ stato eseguito uno studio randomizzato e controllato arruolando pazienti adulti che avevano TMD. I pazienti sono stati divisi in due gruppi: uno trattato con OMT (25 pazienti, 12 maschi e 13 femmine, età + 40,6 – 11,03) e l’altro trattato con una terapia convenzionale conservativa (CCT) di (25 pazienti, 10 maschi e 15 femmine, età +38,4 – 15.33).
Alla prima visita (TO), al termine del trattamento (dopo sei mesi T1 ) e due mesi dopo la fine del trattamento (T2), tutti i pazienti sono stati sottoposti a valutazioni cliniche eseguite sull’intensità del dolore soggettivo (scala visioanalogica del dolore, VAS ), sulla valutazione clinica (indice Temporomandibolare) e sulle misure di massima apertura e movimento laterale della bocca intorno al suo asse.
Risultati
I pazienti in entrambi i gruppi sono migliorati durante i sei mesi di trattamento, il gruppo OMT ha richiesto una terapia farmacologica minore (F.A.N.S. e farmaci miorilassanti) (P<0,001).
Conclusioni
Le due modalità terapeutiche hanno dato risultati clinici molto simili nei pazienti con TMD, anche se l’uso di farmaci è stato maggiore nel gruppo CCT. La nostra ricerca ha dimostrato che l’OMT è una valida opzione per il trattamento dei TMD e quindi può essere risolutivo per tali disfunzioni.